Due pagine in “Building Art”, la biografia di Frank Gehry di Paul Goldberger, sai che stai per incontrare un architetto che è ambizioso, arrogante e intelligente – e che la tua guida gli presenterà una prospettiva ironica e tagliente. Nella sua prefazione, Goldberger fornisce le informazioni essenziali che, sebbene la loro conoscenza sia durata più di quattro decenni e abbia avuto la collaborazione di Gehry al libro, a Gehry non è stato concesso il “controllo editoriale sul testo”; con questo, sei pronto per un viaggio informativo e sorprendente nei santuari interni della struttura di potere dell’architettura moderna.
“Gehry” era “Goldberg” prima che Frank lo cambiasse. La sua infanzia è stata segnata sia dai valori di molti ebrei immigrati dell’Europa orientale nel Nuovo Mondo sia da una profonda consapevolezza dell’antisemitismo che prevaleva nella società in cui sperava di prosperare. La sua educazione in una famiglia unita che ha enfatizzato il duro lavoro e la conoscenza talmudica è il materiale familiare di molte storie di vita. Ma la sua giovinezza nel quartiere ebraico di Toronto aveva alcune stranezze notevoli. Il nonno di Frank gli diede il ruolo di “Shabbòs goy” – il non ebreo che faceva tutto il lavoro proibito di sabato. Piuttosto che risentirsi, il futuro architetto si divertiva a gestire il negozio di ferramenta di famiglia mentre gli altri rimanevano attenti; quell’energia e l’irriverenza sanzionata sarebbero rimaste con lui per sempre.
‘Costruire L’arte. La Vita E L’opera Di Frank Gehry,’ Di Paul Goldberger
